martedì 9 dicembre 2014
Lo zio Salvatore, dovreste conoscerlo!
La vecchiaia a volte è una virtù, altre il peggiore dei difetti. Oggi dedico questa casella dell'Avvento a mio zio Salvatore. Ha superato da tempo gli ottant'anni, ma vi prego non chiamatelo vecchio. A pensarci bene neppure io so con esattezza quanti anni abbia, perchè ogni volta che l'argomento casca sull'anagrafe lui svirgola e si finisce sempre per parlare d'altro.
Mio zio Salvatore è una delle poche persone che conosco, che della vecchiaia ha saputo fare un'arte, senza cedere al ricatto dell'indolenza, del rancore verso la vita (e la sua non è stata sempre una notte di san Lorenzo) o della compagine di acciacchi, che abbracciano l'anzianità. Zio Salvatore è un maresciallo dei carabinieri in pensione, ma nel suo cuore, ne sono certa, la divisa è rimasta attaccata come un tatuaggio indolore. Non che sia pedante e lezioso, come certi carabinieri di una volta. E' semplicemente amante del dovere, del senso del giusto, di quell'onestà di una volta, che vive di piccole cose e di rimando rinverdisce quelle grandi. Parla tanto lo zio, chiacchierare credo che sia la cosa che più ama al mondo. A un certo punto però si ferma e dice: "scusate ho parlato troppo:-)"
Ci sono un paio di cose che io e mio zio abbiamo in comune e che ci legano da sempre: la "filosofia" dei Panepinto, la scrittura e la lettura. Zio Salvatore, non mi stancherò mai di dirlo, è arrivato tanto lucido e arzillo alla sua "misteriosa" età perchè si ciba di parole. A differenza di molti anziani di mia conoscenza, che ciondolano per casa ora brontolando sul tempo "che è troppo caldo o troppo freddo", sulle nuore "che mio figlio poteva avere molto di più", sui vicini di casa "'sti maledetti stronzi", lo zio coltiva l'arte della parola che va a buon fine. Avrà scritto una decina di libri, che mi ha puntualmente donato, con tanto di dedica in seconda di copertina. Lui non lo sa, ma per me tutte le volte che leggo: "alla mia nipotina Maristella" mi vengono i lucciconi. Ho trentaquattro anni suonati e sentirmi vezzeggiata mi fa sentire il cuore al caldo.
Scrive bene lo zio, e lui lo sa. Ama la narrazione dettagliata, quella che non tralascia nulla. Correda mi le parole di scatti, che lui meticolosamente rintraccia nel mondo che lo circonda. A volte, quando leggo le sue pagine, vi intravedo anche un 'che di "semiotico"...e dire che quando lo zio era studente la semiotica non la conosceva nessuno. Mi piace quando mi racconta dei suoi nipoti: Marco, Valentina, Irene, Andrea, Rachele, Lorenzo, Filippo e poi i piccolissimi, con Davide, l'ultimo arrivato. Ha per ciascuno di loro un luccicare d'occhi singolare e sebbene io li conosca poco (vivono a troppi chilometri da me), quando lui "me li racconta", mi pare di averli di fronte.
C'è stato un momento della mia vita in cui ho compreso di volere tanto bene a mio zio. Avevo dieci anni ed era appena morto il mio adorato nonno Raffaele. Il giorno del funerale, tra il via vai della gente, molta della quale presenziava "al visito" con superficiale senso del dovere, ho intercettato uno sguardo dello zio. In mezzo a quella folla estranea, lui piangeva lacrime intime e nessuno se ne rendeva conto. In quell'istante ho sentito il mio cuore vicino al suo e i suoi occhi mi sono sembrati tali e quali a quelli di mio nonno. Gli volli bene e da allora non ho più smesso. Buon Natale zio e tanti tanti altri di questi giorni!
Ps: L'immagine scelta per questo post non è casuale, ovviamente. Da buon maresciallo, lo zio era abilissimo ad usare la macchina da scrivere. Da una decina d'anni, però, si è convertito all'uso del pc, diventando quasi un maestro del pacchetto Office. Che dire, immaginate la soddisfazione quando mio zio ottantenne mi invia email con tanto di allegato? E' fighissimo!
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Ciao Maristella, prima di tutto devo fare due premesse: non sono bravo come te e mio padre a scrivere e la seconda che sono di "lacrima facile".
RispondiEliminaHo letto più volte il tuo post e ogni volta mi sono sinceramente commosso e non per la mia accennata “dote”. Hai saputo cogliere ogni componente del suo carattere e lo hai descritto con una semplicità ed un'altrettanta precisione che solo chi lo conosce bene poteva fare.
Ti ringrazio di queste belle parole che gli hai dedicato.
Un abbraccio forte.
Ciao "cuginina" visto che per lui sei nipotina!!!! :)
Dimenticavo..... complimenti per il blog.
RispondiEliminaCiao