martedì 1 agosto 2017

Quelli del Google camp, il Menfishire e io tra i vigneti


Che succede quando un paesino di diecimila anime o poco più diventa il centro di un evento vip monumentale? Capita che in molti, in quel paesino, non ne sappiano neppure “parlare” e che si limitino a usare le parole chiave: Google, Madonna, Elton John, Baglio San Vincenzo. Questa è l’aria che si respira a Menfi alla vigilia della cena in una nota struttura ricettiva della zona. Quelli di Google camp hanno pensato di fare tappa anche nella zona più fertile (ed è il caso di dirlo) della provincia agrigentina. Menfi è un tempio della produttività: vini che ormai hanno scalato le vette internazionali, ulivi che danno vita alla Nocellara (dop) ed ancora agrumeti a perdita d’occhio.




Fai un giro tra Lido Fiori e Porto Palo, incroci le bandiere blu e l’en plein di grazia è fatto. E dire che, proprio nei due borghi turistici, si respira l’aria pura che esce dai polmoni della gente semplice, di chi non riesce ad abituarsi ai grandi numeri. Le cose a Menfi costano poco: fosse il pesce fresco, i canoni di affitto o le serate al ristorante. Sarà per questa bellezza d’altri tempi che, a Menfi, hanno preso casa John Peter Sloan (John English), Antonella Clerici e poi noti giudici e financo un regista di fiction.



Qui pare di stare nell’opulento Salento: spiagge d’oro, mare che riflette i volti, cieli di un azzurro abbondante. Tutto questo lo chiamano Menfishire, che fa tanto radical chic ma che, stringi stringi, non significa nulla al cospetto di tanta bellezza. Baglio San Vincenzo, dove si svolgerà (in realtà si sta già svolgendo) la seconda data della convention, è un luogo isolato, un posto pacifico. Per arrivarci accarezzi appena una salita e nel frattempo ti riempi gli occhi di tante cose: filari di viti così belli e perfetti che non puoi staccare lo sguardo. Uliveti e aranceti, che caricano il posto di un verde smeraldo che mette davvero speranza. Sembra di stare in Toscana, in quelle colline descritte a perfezione da certi film romantici e tanto estivi. Poi giri gli occhi e vedi che c’è anche il mare, quello selvaggio, quasi africano e sopra di lui la linea di cielo dall’azzurro abbondante.



Scali la piccola collina, un pezzo di strada dissestata, ma con accostamenti di fiori gialli e rosa, ed arrivi in questa tenuta messa su da palermitani, i Lanzara, ma realizzata dalle mani di menfitani doc: dal carpentiere al decoratore di interni. Qualcuno di loro sussurra che sarà presente alla gran serata. Sarà vero? A Menfi, quando chiediamo del Baglio, ci dicono che è una delle diverse strutture di lusso della zona, non propriamente la più blasonata. “Se vai in bassa stagione, ci dicono, fai un soggiorno con meno di cento euro a notte. Mi raccomando però, non prenotare online. Vai direttamente lì e ti metti d’accordo”. Ed effettivamente anche internet conferma, grosso modo, la cosa. Un posto, tutto sommato, alla portata di molti, ma che per una sera sarà l’appannaggio dei ricconi del mondo. Pare che qualcuno di loro sia già sul posto. Che abbia scansato il resort Verdura, preferendo la quiete dei colli. Gira la leggenda che questo segretissimo vip, non sopportando il rumore del trattore di un viticoltore locale, gli abbia sganciato, d’emblée, un assegno da ventimila euro, pur di fargli interrompere la vendemmia. Sarà vero? Di certo possiamo raccontarvi che, una volta arrivati nei pressi del baglio e ben conoscendo le normative sulla privacy e sulla violazione del domicilio, abbiamo dovuto fronteggiare le ire di un sedicente addetto alla sicurezza, che si era forse preso troppo sul serio. In realtà, il tizio indossava maglietta e calzoni corti ed aveva, nei modi e nella corporatura, ben poco del bodyguard. Eppure, una volta avvistatici nella pubblica via (saremo stati a cinquecento metri dall’ingresso della struttura) a fare un innocente selfie con lo sfondo del meraviglioso panorama (non sicuramente del baglio) avrebbe preteso che sgomberassimo e pure di corsa. Ed a nulla è servito un garbato circostanziare la cosa. Il tizio si era convinto che anche la strada provinciale, per l’occasione, fosse di proprietà del baglio. Quando si dice: la fama, se lambisce chi non la possiede, da proprio alla testa.

Sbirciando però abbiamo notato che erano pronti metri e metri di prato artificiale ed un allestimento di luci e amplificazioni degne di un concerto pop: che Lenny Kravitz, Jovanotti, Madonna e sir Elton John, facciano una jam session? Figurarsi! Oltre a loro, ci saranno i fratelli Lapo e John Elkann, il principe Henry di Inghilterra, si parla anche di Bill Gates, di Sean Penn e di Mark Zuckerberg. Pare che per la cena sia stato spodestato lo chef padrone di casa. Il colosso di Mountain View avrebbe scelto uno chef “televisivo”. Qualcuno sussurra il nome del milanese (stellato) Carlo Cracco. La strada oggi sarà interdetta al transito. Sicurezza massima quindi per il via vai di auto scure (l’agenzia che le gestisce è di Sciacca) che si occuperanno del transfert dei vip. Già da un paio di giorni si vedono in cielo elicotteri ed aerei privati ed in mare yacht di tutte le misure. È la quattro giorni dei ricchi sfondati, che si accaparrano di un pezzo della nostra terra ed a noi comuni mortali non consentono manco di buttare un occhio. Per “affittare” i nostri luoghi, pare che le teste di Google anche questa volta non si siano svenate. Nel 2015 la serata alla Valle dei Templi costò 100.000 Euro ed ovviamente il divieto, per la gente comune, di visitare il sito per diverse ore. Nel “tavoliere” menfitano, alla vigilia del grande giorno, la vita scorre come sempre. Non fosse per qualche movimento “strano”, in terra, in mare ed in cielo, ogni cosa è al suo posto, bella di una bellezza metafisica: senza tempo e senza spazio, di cui, però, noi siciliani sovente non ci rendiamo conto. Fortuna che ci pensano quelli di Google?

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