mercoledì 26 novembre 2014

Mi piace chiamarla Luce


Mi piace chiamarla Luce quella bimba minuscola, morta ancor prima che le fosse concesso il diritto di vivere. Mi piace chiamarla Luce perchè vorrei che la sua storia illuminasse la mia e tante altre coscienze. Quelle di chi dice che c'è una spiegazione a tutto, anche a una madre che partorisce un figlio in fretta e furia e con le viscere che stanno per uscirle dal corpo, trova la forza di infagottarlo dentro un borsone e di lanciarlo alla cieca in un cassonetto della spazzatura. E' confusa? Crede che al suo bimbo non batta il cuore e d'impeto la prima cosa che gli viene passa per la testa è la fuga dalla vita, dentro gli scarti della vita altrui? Ma dico io, se a un bimbo, al tuo bambino, non batte il cuore, tu prendi e lo butti nell'immondizia?
No, a questa triste storia, mi spiace, non c'è spiegazione. E non ci saranno psichiatri, assistenti sociali e sociologi (semmai se ne scomoderà qualcuno), che potranno convincermmi del contrario.
Non ho figli, vorrei averne un giorno. Non so capire quale sia il sentimento viscerale che lega una madre alla creatura che ha generato. Mi sforzo di immaginarlo e mi faccio aiutare dai sentimenti profondi ,che nutro per chi con me condivide la vita. Esistono forze immense che si muovono dentro di noi, che ci spingono a urlare ma solo dentro la nostra anima e a fare silenzio intorno, che ci rendono forti anche quando tutto intorno è di  cartapesta, che ci illuminano in certe boscaglie dell'esistenza. Mi chiedo e mi chiedo ancora perchè, questa donna, non abbia voluto attingere a quel barlume di forza che ti viene incontro, quando il resto del mondo cede? Io chi sono per giudicare, ammesso che si possa, in un tale dolore, ardire un giudizio? Sono una donna che ha sentito parecchio storie di donne che pur di avere un figlio avrebbe girato il mondo a piedi scalzi. E' una piccola verità, ma è comune a tante di noi.
Se solo sua madre avesse avuto coraggio, e di questo si tratta, Luce sarebbe ancora qui e potrebbe avere quell'opportunità che non si nega, una volta che il cuore ha preso la rincorsa e gli occhi si sono avvicinati alla vita. Ma la viltà è un male grosso, uno dei peggiori che l'umanità possa contare. Luce non la conoscerà mai, perchè laddove si trova, e lo spero con tutta me stessa, tutto sia perfezione e incanto, così come lei merita.

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